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La cicatrice di Anakin che vediamo per la prima volta ne La vendetta dei sith è uno di quei dettagli che parlano senza bisogno di parole: un segno fisico del suo cammino verso il Lato Oscuro.
Nei film, però, non ci viene mai raccontata la sua origine. Per scoprirla, dobbiamo immergerci nel fumetto Star Wars: Republic, numero 71.
Siamo su Coruscant. Anakin sta ascoltando un messaggio di Padmé quando viene interrotto da Asajj Ventress, un’assassina addestrata dal conte Dooku e servitrice del Lato Oscuro.
Ventress lo provoca. Gli chiede se l’Ordine Jedi sia al corrente della sua relazione con Padmé. Minaccia di darle la caccia. Di farle del male. Cerca di fare di tutto per spingerlo al limite, perché sa che in lui c’è rabbia, e vuole vederla esplodere. E ci riesce.
In preda alla rabbia, Anakin si scaglia su Ventress, ma lei schiva i suoi attacchi frenetici e riesce a sferrargli un colpo preciso. La lama sfiora il volto di Anakin e una striscia di sangue si apre sopra il suo occhio destro. Ma Anakin non sente dolore, solo rabbia. Si lascia trascinare dalla furia. E vince.
Quella cicatrice però resta. Non solo sulla pelle, ma dentro, diventando il primo segno visibile di ciò che sta diventando. Un marchio della sua trasformazione e del suo stesso cambiamento interiore che lo porterà al lato oscuro.